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2 Dicembre 2021È stato firmato dal ministro della cultura Dario Franceschini il decreto con le regole per il tax credit restauro.
In continuità con i bonus edilizi in vigore, questo credito d’imposta favorisce e sostiene i lavori di restauro sugli immobili di interesse storico e artistico che spesso sono decisamente più elevati.
Questo bonus restauro consiste in un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute da persone fisiche negli anni 2021 e 2022 per la manutenzione, protezione e restauro degli immobili d’interesse storico e artistico, fino ad un massimo di 100.000 euro, come introdotto dal Governo con l’articolo 65-bis del Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73 (cosiddetto Decreto Sostegni Bis, convertito in legge con la Legge 23 luglio 2021, n. 106). E poche settimane fa confermato dal Decreto Ministeriale firmato il 6 ottobre.
I beneficiari del bonus restauro sono esclusivamente le persone fisiche. Si escludono dal tax credit tutti gli immobili utilizzati nell’esercizio d’impresa, arte o professione.
Ecco in sintesi delle regole:
credito d’imposta al 50% fino al limite di spesa di 100.000 euro per ogni immobile
credito inerente le spese sostenute nel 2021 e nel 2022
credito valido anche per interventi come impianti e rimozione di barriere architettoniche (quindi non solamente di restauro in senso stretto)
i beneficiari sono esclusivamente persone fisiche, sono esclusi tutti gli immobili utilizzati nell’esercizio d’ impresa, arte o professione
l’ammissibilità delle spese necessita l’attestazione di un professionista e gli interventi si effettuano, come stabilito dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, previa nulla osta della Soprintendenza competente territorialmente.
l’invio delle domande deve avvenire esclusivamente in via telematica al Ministero dei Beni Culturali, in quanto saranno le Sovrintendenze a curare le istruttorie, verificandone ammissibilità ecc.
entro il 31 dicembre saranno disponibili, sul sito del Ministero, i moduli e gli allegati necessari per la presentazione delle istanze.
ottenuto il via libera, il credito potrà essere utilizzato in compensazione, o essere ceduto.
Questi gli interventi ammessi:
interventi di manutenzione straordinaria;
messa in sicurezza dell’immobile;
opere di restauro;
intervento di risanamento conservativo;
lavori di ristrutturazione edilizia autorizzati dalla Soprintendenza;
interventi su impianti per l’uso dell’immobile, se autorizzati dalla Soprintendenza;
rimozione di barriere architettoniche.
Le domande per ottenere il tax credit bonus restauro seguono le seguenti scadenze:
entro il 28/02/2022 per i lavori effettuati nel 2021
entro il 28/02/2023 per i lavori effettuati nel 2022
É importante sottolineare che il credito va fino ad esaurimento delle risorse e il plafond disponibile è di 2 milioni di euro.
Inoltre il bonus non è cumulabile con alcun altro contributo o finanziamento pubblico, né con la detrazione a favore dei soggetti obbligati alla manutenzione, protezione o restauro delle strutture vincolate dal codice dei beni culturali e del paesaggio, come prevista dal Testo unico delle imposte sui redditi – TUIR.
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