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Restaurare un mobile richiede tecnica e conoscenza, ma soprattutto passione per la storia e i materiali, amore per i dettagli e dedizione.
Esistono numerose tecniche, antiche e moderne, e tantissimi sono i prodotti e gli strumenti utilizzabili. Numerosi, inoltre, i problemi da affrontare e le soluzioni da ideare.
Spesso si ritiene sufficiente il fai-da-te, ottima soluzione per avvicinarsi a questo splendido lavoro. Tuttavia non sempre i risultati sono all’altezza delle aspettative.
Si tratta comunque di una pratica decisamente apprezzabile, è sempre bello dedicarsi ad un lavoro manuale.
Affidarsi ad un professionista è invece necessario soprattutto se il mobile da recuperare è di pregio, se i materiali che lo compongono sono di alta qualità e se si vuole ottenere un lavoro impeccabile.
Ma quali sono i passaggi necessari per un buon restauro di un mobile antico?
Ecco alcuni elementi imprescindibili, indipendentemente da tecnica e strumenti utilizzati.
1) Riconoscere il mobile e individuare la tecnica-artistica, la sua collocazione nel tempo, i metodi usati per costruirlo, lo stile che lo caratterizza.
Inquadrare l’oggetto nella sua epoca permette di capire che tipo di restauro fare: conservativo o antiquariale, se consolidare o sostituire, se lucidare, sverniciare ecc..
Si tratta di rispettare l’opera e la sua storia, lo stile e il valore.
2) La pulitura e la sverniciatura
Si tratta delle fasi più importanti, quindi bisogna prestare molta attenzione all’uso di sostanze troppo aggressive o di abrasivi.
Rimuovere, se necessario, la vernice vecchia e lo sporco dalla superficie del mobile, deve essere fatto con cura cercando di preservare il più possibile la patina originaria.
3) Antitarlo
Individuata la presenza di tarli è necessario provvedere al trattamento giusto attraverso l’ iniezione di insetticida antitarlo inodore e incolore (come la permetrina) da applicare nei buchi del legno.
4) Impiallacciatura, ricostruzione delle parti mancanti e stuccatura In caso di necessità, con materiali e colori che rispettino pienamente le tonalità del mobile.
5) Gommalacca e cera
Levigatura e lucidatura da fare con la gommalacca (sostanza resinosa naturale sciolta in alcool e mescolata con altre resine) o con la cera, solitamente destinata a mobili di ebanisteria medio alta. Tempi e modalità di applicazione possono variare a seconda del prodotto, quindi è bene prestare molta attenzione.
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