Perché richiedere il bonus facciate? Ecco 4 motivi per iniziare il restauro della propria abitazione.
La finitura esterna che copre la facciata della nostra abitazione serve per proteggere i muri da tutti quegli agenti potenzialmente pericolosi, come la pioggia, la neve, il vento e anche l’inquinamento. Il bonus, sotto forma di detrazioni Irpef fino al 90% della spesa sostenuta, è pensato proprio per migliorare questa protezione, soprattutto in caso di crepe, distacchi o altri danni alle opere murarie e le condizioni del sottofondo.
Inoltre, se si sceglie un nuovo colore si rinnova l’aspetto esterno, l’estetica, dando nuova vita a vecchi edifici.
Rispettare i requisiti richiesti per le prestazioni termiche degli edifici è la prima regola per avere la detrazione: in particolare se ad essere interessata è una porzione di intonaco superiore al 10% della superficie.
La posa di un cappotto permette di aumentare le prestazioni di isolamento, eliminare i ponti termici e migliorare il comfort interno.
Nel caso di edifici di valenza storica, il Bonus facciate offre l’occasione di intervenire e manutenere le facciate esterne di queste abitazioni, spesso anche molto belle e di un certo valore architettonico.
Il ripristino delle decorazioni e dei rilievi, di balconi, pilastri, gronde e decori che spesso contraddistinguono questi palazzi, è fondamentale che sia fatto da ditte specializzate nel restauro delle facciate, in grado di ridonare all’edificio l’aspetto originario.
Balconi danneggiati e rovinati dall’esposizione agli agenti atmosferici non solo minano al decoro del palazzo, ma possono essere un problema in termini di sicurezza.
Provvedere alla loro manutenzione e al loro ripristino, assicura un aspetto migliore all’intera facciata e aumenta la sicurezza di questi elementi.
Il Bonus considera i balconi come parte della facciata e proprio per questo, interventi come la manutenzione dei frontalini e dei parapetti rientra nei lavori che possono beneficiare del Bonus facciate.
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