Dare una nuova vita agli edifici abbandonati per ricostruire il tessuto sociale di un quartiere è sicuramente una delle attività che nel campo del restauro e del recupero edilizio più gratificanti.
Per questo motivo, i lavori eseguiti negli ultimi anni all’ex macello al quartiere Testaccio, rappresentano un esempio virtuoso.
Già arricchito da spazi espositivi, universitari e culturali, il complesso si appresta a ospitare la nuova sede dell’Accademia di Belle Arti così da diventare una vera e propria “Città delle Arti”.
L’Ex Mattatoio a Roma, costruito tra il 1888 e il 1891 su progetto di Gioacchino Ersoch nel quartiere Testaccio era un tempo un centro di macellazione e distribuzione delle carni.
Negli ultimi decenni, una serie di progetti e finanziamenti lo hanno reso un polo culturale, ospitando sale dell’azienda Palaexpo, la facoltà di Architettura dell’ateneo Roma Tre, la Città dell’Altra Economia e la Scuola Popolare di Musica di Testaccio.
Dopo anni, finalmente è avviato il progetto per ospitare anche la nuova sede dell’Accademia di Belle Arti di Roma: “un’opera di riqualificazione all’insegna della valorizzazione dei beni comuni, intorno ad assi che riteniamo fondamentali per il futuro della città: la cultura, la scienza, l’università, la ricerca, la creatività dei giovani”, dichiara il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “Un grande polo pubblico di formazione e di ricerca che a sua volta riqualifica e rigenera un pezzo di città”.
La sede dell’’Accademia sarà composta da un’area di 40mila metri quadrati, comprendente ex stalle, ex fienili, l’arco monumentale di accesso e il Panottico, edificio ottagonale che ospiterà un centro di ricerca e informazione sull’ex Mattatoio-Città delle Arti.
Entro il prossimo giugno sarà consegnata la prima parte degli spazi, per poi completare le altre aree entro il 2026.
Photo by Sergio D’Afflitto, CC BY-SA 3.0 IT, via Wikimedia Commons