Le operazioni di restauro di un edificio in alcune circostanze richiedono una preventiva messa in sicurezza. In particolare a seguito di crolli parziali (ad esempio il distacco di un cornicione) o ad eventi di natura sismica, la prima operazione da fare è circoscrivere i danno, recuperare elementi utili dalle macerie e garantire la stabilità dell’edificio sia nella parte crollata che nell’intera struttura.
É infatti prassi consolidata realizzare una campagna di indagini diagnostico-conoscitive i cui esiti sono di fondamentale importanza l’analisi delle condizioni conservative e delle caratteristiche materiche e costruttive dell’edificio in esame.
La diagnostica può fornire informazioni in relazione alla vulnerabilità degli edifici storici per prevenire situazioni di ulteriore danneggiamento delle strutture sia per l’aggravamento nel tempo dei danni subiti.
La messa in sicurezza di superfici di edifici lesionati, dichiarati inagibili o parzialmente crollati, richiede spesso:
Non è raro che in circostanze di cromo parziale, verificata la pericolosità ed il rischio a cui i beni all’interno sono esposti, sia necessario il prelievo delle opere o allo smontaggio di arredi oltre alla movimentazione ed al loro ricovero in depositi indicati.
L’attenta analisi e catalogazione di tutti gli elementi architettonici e decorativi permette, in fase successiva, la ricollocazione degli stessi.
Di fondamentale importanza la rapidità di intervento in condizione ma soprattutto la possibilità di attuare sin da subito interventi a carattere definitivo a concreto vantaggio dei proprietari dell’immobile che nella esecuzione dell’intervento di recupero complessivo.
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