Restauro e modernità sembrano due mondi opposti, tuttavia non lo sono affatto!
Numerosissimi sono gli esempi di lavori di recupero su edifici, opere d’arte e oggetti di design moderno che a pochi decenni dalla loro realizzazione sono sottoposti a lavori, più o meno impegnativi, di pulitura, adeguamento e in alcuni casi restauro e riutilizzo. É così nel caso delle famose Red Telephone Box, le tradizionali cabine telefoniche londinesi.
Simbolo della città e dell’intero Impero Britannico, sono oggi oggetto di recupero e collezionismo e sono di nuovo ovunque restaurate e riconvertite.
Progettata negli anni 20′ da Sir Giles Gilbert Scott, furono esportate in tutto l’impero diventando il simbolo del territorio inglese, dall’ India al Sudafrica, dall’Australia ai Caraibi.
É la città di Londra che però le ha consacrate come patrimonio culturale, tanto che agli inizi degli anni 80 contro la decisione della British Telecom, BT di ridipingere le cabine di giallo, il colore della società, nacque una campagna di protesta e interrogazioni parlamentari: si concluse con tutte le cabine rimaste rosse, tranne 90 dipinte di altri colori come esperimento.
Originariamente in ghisa, grandi e pesantissime (una tonnellata), negli anni 30′ furono sostituite da quelle in calcestruzzo, più economiche.
Già dal 2008, la società telefonica BT ha introdotto il progetto “Adotta una cabina telefonica”: al prezzo di 1 sterlina, le autorità locali e le organizzazioni benefiche possono acquistare una cabina telefonica e salvaguardare così questo patrimonio nazionale.
Negli ultimi anni è esplosa la mania, restaurando e trasformando queste piccole casette nei modi più svariati: da piccolissimi negozi a minuscole biblioteche dove gente può prendere qualunque libro voglia e lasciarne altri per coloro che li vorranno consultare.
Ora stanno ri-spuntando in molte strade di Londra, delle città periferiche e della campagna, spesso con funzioni sociali, soprattutto in campagna, dove le ambulanze impiegano più tempo ad arrivare, è possibile trovare Red Telephone Box con dentro un defibrillatore per le emergenze.
Photo by thierryjos on Pixabay
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