In fase di restauro e presto riaperta al pubblico in occasione del duecentesimo anniversario dalla morte, la Casa natale di Antonio Canova a Possagno in provincia di Treviso è un vero e proprio laboratorio per i restauratori.
Il lavoro di recupero e conservazione sarà condotto seguendo i più alti standard di progettazione e lavorazione e “messa a norma secondo gli standard dei più importanti musei internazionali”, come sottolinea una nota del Museo di Possagno che, al suo interno, custodisce un’importantissima collezione di opere di Antonio Canova.
Gli interventi di restauro consisteranno nella “ritinteggiatura delle superfici dell’edificio e in un progetto complessivo di adeguamento impiantistico – impianto elettrico, illuminotecnico, di allarme e antincendio”, come sottolineato dal Museo. “Restituire la casa al primitivo decoro, rispettando il gusto di Canova, nella casta misura della sua vita, e lasciando che le opere nella Gypsotheca testimonino il sublime dentro di lui: questo l’obiettivo perseguito dal Consiglio di amministrazione e dal Comitato di studio della Fondazione Canova”, ha dichiarato Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Canova onlus.
La Casa di Canova è una struttura architettonica seicentesca, composta da vari vani e ambienti, e nel corso dei secoli è stata protagonista di numerose ristrutturazioni, in particolare quelle avviate alla fine del Settecento dallo stesso Canova.
L’attuale edificio è il frutto di una serie di accorpamenti di più fabbricati, messi in atto da Canova durante la sua vita. Dopo la sua morte dello scultore la Casa è diventata un museo vero e proprio che custodisce le opere dell’artista, quadri, bozzetti, gessi e marmi.
Nel tempo si sono succeduti diversi allestimenti e sovrapposizione di elementi diversi di natura storica e artistica. É nata così l’esigenza, da parte del Museo, di effettuare uno studio archivistico-monumentale per approfondire la storia dell’edificio, propedeutico al suo restauro e riallestimento resi possibili grazie al Fondo Cultura ottenuta in partenariato con il Comune di Possagno.
Photo byDavide Mauro, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons