É successo a Parigi, al quattordicesimo arrondissement dove anticamente si trovava il confine della necropoli sud di Lutezia, ovvero l’antenata di Parigi.
Una vera e propria necropoli di grandi dimensioni di epoca gallo-romana nei pressi della stazione RER (Réseau Express rapide) di Port-Royal.
I lavori, affidati agli archeologi dell’Institut National de Recherches archéologiques préventives (INrap), hanno occupato l’incrocio tra l’avenue de l’Observatoire e Denfert-Rochereau.
Come spiega Camille Colonna, responsabile per le Ricerche archeologiche del cantiere, a Le Figaro, sono state ritrovate una quarantina di tombe. “Eravamo quasi certi di trovare qualcosa”. Tra i ritrovamenti, uno scheletro con una moneta in bocca del 125, di cui sono già in corso le analisi.
La scoperta è stata preceduta, da un altro importante rinvenimento a La Chapelle-des-Fougeretz, un comune francese di circa 4mila abitanti situato nel dipartimento dell’Ille-et-Vilaine, nella regione della Bretagna.
Sono stati scoperti un santuario dedicato a Marte, terme e una necropoli, un luogo sacro quindi la cui nascita risale all’inizio dell’occupazione romana per poi essere abbandonato nel IV-V secolo d.C.
La scoperta è stata effettuata dall’Inrap – Istituto nazionale francese per le ricerche archeologiche preventive, che inoltre ha ritrovato una statua dedicata a Marte e una serie di armi e oggetti affini come spade e punte di lancia; a questi si aggiungono ceramiche, vetri ed elementi architettonici.
“I dintorni del santuario hanno rivelato la presenza di un edificio termale a uso pubblico e di un piccolo agglomerato composto da case costruite in terra e legno di cui sono rimaste scarse tracce”, spiegano gli archeologi dell’Inrap ad Artribune. “Abbiamo anche scoperto un’inaspettata piccola necropoli, composta da quaranta tombe. Se gli scheletri erano stati a lungo dissolti dall’acidità del suolo, gli oggetti depositati con il defunto erano ancora presenti. Tra questi depositi funerari, vasi in vetro e ceramica, ma anche scarpe di cui rimangono solo le suole borchiate. Alcune tombe erano più riccamente dotate di ornamenti in argento (braccialetti, spille e fibbie per cinture), oltre a perle di vetro. La tomba più ricca”, concludono gli archeologi, “probabilmente contenente la sepoltura di un uomo, ha restituito un pugnale ed elementi appartenenti ad un finimento di cavallo. Tra questi, un morso in ferro e numerose applicazioni in bronzo che dovevano decorare la briglia e le redini”.
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