La lunga chiusura dei musei e dei luoghi d’arte, a causa della pandemia, ha risvegliato la voglia degli italiani per i Beni Culturali.
L’iniziativa del Fai ha quindi permesso a molti (solo su prenotazione) di poter riscoprire il piacere di eventi e luoghi di cultura, ottenendo un grande successo.
Vogliamo quindi ricordare, invitando a visitare, i siti scelti nella provincia di Ferrara, i luoghi magici da scoprire e riscoprire.
L’Oratorio che risale alla fine del XIV secolo è stato per secoli meta di pellegrinaggi e processioni devozionali fino alle soppressioni napoleoniche.
Costruito in mattoni laterizi, l’edificio presenta un aula unica rettangolare con abside poligonale e presenta arcate cieche a tutto sesto e copertura a doppio spiovente.
Sulle pareti interne sono presenti numerosi affreschi che narrano la storia e la funzione dell’edificio come ad esempio le raffigurazioni di San Francesco e di San Giobbe a simbolo del fatto che l’oratorio è stato anche luogo di assistenza ai malati e numerosi santi e icone cristiane fra la quali la Santissima Croce, motivo del nome dell’Oratorio. Il pavimento dell’edificio presenta alcune parti trasparenti per vedere il pavimento originale e una sepoltura ritrovata grazie ai lavori del 2001.
Costruito tra il 1873 e il 1875, l’impianto è per la prima volta visibile al pubblico dopo il restauro post sisma.
Composto da diversi i fabbricati, questo esteso impianto affascina sia dal punto di vista storico e architettonico ma anche tecnologico e sociale, poiché l’impatto della bonifica fu molto importante per i risvolti economici per la gente del basso ferrarese.
L’impianto originario ancora visibile è ora dismesso ma conserva al suo interno due pompe ancora in grado di funzionare.
Per la sua struttura e il panorama naturalistico che lo circonda è sicuramente tra gli esempi di architettura industriale più suggestivi del nostro paese, tanto da affascinare De Chirico che ne dipinse le ciminiere nel famoso quadro Le Muse Inquietanti accanto al Castello Estense.
Sede dell’impianto idrovoro del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara a Codigoro, il Palazzo Naselli Crispi si trova a Ferrara in via Borgo dei Leoni, al civico 28.
A pochi passi dal Castello Estense, il complesso si compone di un corpo di fabbrica cinquecentesco con affaccio su Borgo dei Leoni ed un altro interno, novecentesco voluto dal Consorzio.
La struttura originaria è composta da murature di mattoni, solai a volte reali, soffitti in canna palustre dipinti, elementi di pietra e marmi e decorazioni pittoriche.
Datato 1530 e rivisto nel 1800 da Girolamo da Carpi, l’edificio ha subito notevoli danni in seguito al sisma del 2012.
Durante i lavori di restauro, recentemente conclusi, sono venuti alla luce particolari architettonici di interesse, come la presenza, sotto le pavimentazioni recenti, di parti in ceramica e, nascoste dalle parti in legno sul soffitto, l’esistenza di decorazioni nelle volte databili al XIX secolo.
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