Quando si parla di Galleria dell’Accademia di Firenze, il pensiero è solitamente uno solo: il David di Michelangelo.
Beyond the David (al di là del David) è il titolo – voluto dalla direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze Cecilie Hollberg – per definire il grande progetto di riqualificazione della Gipsoteca della Galleria dell’Accademia di Firenze, finalmente riaperta al pubblico dopo due anni e mezzo.
“La riapertura della Gipsoteca è un passo importante del percorso intrapreso sin dal 2016 per portare nel ventunesimo secolo la Galleria dell’Accademia di Firenze, uno dei più importanti e visitati musei statali italiani”, è stato il commento di Dario Franceschini, ex Ministro della Cultura, che ha dato l’avvio all’operazione. “I lavori, riguardanti l’intero edificio, hanno permesso significative innovazioni negli impianti, rendendo moderno, senza snaturarlo, un museo concepito nella seconda metà dell’Ottocento”. E ha aggiunto, “tutto ciò è stato reso possibile dalla passione, dalla dedizione e dalla professionalità con cui il direttore Hollberg e tutto il personale della Galleria ha operato sin dalla costituzione del museo autonomo nel 2015, tra mille difficoltà e interruzioni dovute alla pandemia”.
Tra gli interventi di recupero e restauro, il nuovo allestimento ha comportato la chiusura di varie finestre per motivi di stabilità climatica. Una nuova definizione degli spazi ha permesso poi l’ entrata nell’ area espositiva di ulteriori modelli in gesso, finora conservati negli uffici della Galleria. Altri interventi hanno interessato la climatizzazione, l’illuminazione e l’impianto elettrico, il rinnovo delle mensole e la revisione e la pulitura dei busti in gesso, oltre alla completa digitalizzazione delle opere.
Photo byDavide Mauro, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons