Il nostro paesaggio rurale è costellato da abitazioni campestri, edifici destinati ad attività agricole, mulini ad acqua o a vento, frantoi, caseifici, scuole rurali, fienili, ricoveri, stalle, forni, pozzi, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, e edifici di cultura, religiosità e tradizione locale, come cappelle, chiese rurali, edicole votive.
Il restauro e la valorizzazione di queste strutture è l’obiettivo del bando “Pnrr Rurale” che, promosso nella primavera scorsa, in Emilia-Romagna ha già finanziato 213 proposte progettuali (su 499 progetti pervenuti) per un totale di 27,6 milioni di euro finanziati dal Pnrr, su un investimento complessivo di lavori pari ad oltre 46 milioni di euro.
Queste strutture, che caratterizzano il paesaggio delle nostre campagne, possono offrire una larga una fruizione in termini turistico-culturale, in ottica di recupero e sostenibilità del territorio e di valorizzazione delle tradizioni e della cultura locale.
A fine febbraio è stato presentato lo stato di avanzamento dei progetti “Si dimostra ancora una volta quanto il nostro territorio sia capace di cogliere le opportunità offerte dal Pnrr- ha detto l’assessore Felicori-. Gli enti, le istituzioni, le associazioni, le imprese e i privati cittadini hanno dato dimostrazione di una grande capacità progettuale e, concretamente, stanno lavorando per valorizzare il nostro patrimonio culturale e renderlo sempre più accessibile”.
Il bando ‘Pnrr Rurale’ è volto a sostenere progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà di soggetti privati, pubblici e del terzo settore, per garantire che questi edifici fossero preservati e messi a disposizione del pubblico.
Il contributo è stato concesso, fino ad un massimo di 150mila euro, come forma di cofinanziamento al massimo fino all’80 per cento, che sale al 100 per cento se il bene è dichiarato di interesse culturale, ma ferma restando la soglia massima di 150mila euro.
Tra i 213 progetti approvati sono 26 gli edifici vincolati che fanno capo a imprese, fondazioni e associazioni. Sono 66 in provincia di Bologna, 7 nel ferrarese, 11 in provincia di Forlì-Cesena, 25 in quella di Modena e 39 in provincia di Parma, 22 nel piacentino, 6 nel ravennate, 25 in provincia di Reggio Emilia e 12 nel riminese.
Finanziati inoltre, attraverso il Bando Pnrr Restauro e Valorizzazione di parchi e giardini storici, 9 interventi si parchi e giardini storici, pubblici e privati. Si tratta dell’Orto Botanico dell’Università di Parma (che riceverà un finanziamento di 2 milioni di euro), del Parco Romantico della Fondazione Magnani Rocca, a Parma (2 milioni), del Parco e giardini del Castello di Tabiano, (1,6 milioni di euro) e del Parco di Villa Meli Lupi di Vigatto di Soragna (1,88 milioni di euro), entrambi in provincia di Parma. Seguono il Giardino del Castello di Bianello, a Quattro Castella, in provincia di Reggio nell’Emilia (305mila euro), il Parco Ducale di Sassuolo (1,94 milioni di euro) e l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia (718mila euro) a Modena. Infine, a Bologna sono stati finanziati il Parco della Chiusa (338 mila euro) e il Giardino all’italiana di Villa Zambeccari (2 milioni di euro).
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