Grazie al Bonus facciate è possibile intervenire sul patrimonio architettonico, con interventi di restauro per migliorie estetiche, di comfort e di sicurezza.
Si tratta di una detrazione Irpef fino al 90% del valore degli interventi realizzati durante quest’anno. Questo incentivo verrà recuperato in 10 rate annuali, di pari importo ed è cumulabile ad altre detrazioni, come ad esempio l’Ecobonus.
Limite al Bonus è dato dalla natura delle abitazioni che possono essere oggetto di restauro. Infatti la detrazione può essere applicata solo nelle zone A e B individuate con il decreto del Ministero dei Lavori pubblici del 2 aprile 1968, n. 1444.
Nelle prime rientrano tutti i centri urbani storici, con valore artistico o di pregio, mentre nelle zone B ricadono le aree urbane totalmente o parzialmente edificate.
Soprattutto nelle zone di tipo A è possibile trovare edifici e palazzi storici in pietra o mattoni a vista. Gli interventi di restauro e di recupero di queste facciate sono quindi peculiari e richiedono professionalità specifiche.
In questi casi, in cui è presente il degrado delle pareti esterne dell’edificio, può essere utile il ricorso al bonus per recuperare i costi di:
Migliorare il decoro architettonico è sicuramente l’obiettivo finale, per preservare la bellezza dei nostri centri storici.
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