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Tra i tanti incentivi messi in campo negli ultimi mesi con l’obiettivo di dare un nuovo slancio all’economia del paese e promuovere scelte ecologiche, un bonus in particolare riguarda gli immobili di interesse storico culturale.
Infatti il Bonus facciate agevola anche gli interventi di restauro ovvero agli edifici che si collocano nelle zone territoriali A e B definite nel decreto Ministeriale 1444 del 1968.
Si tratta di edifici e immobili presenti nei centri storici e beni di interesse culturale e tutelati ai sensi del D.lgs 42 del 2004.
Il Bonus facciate, quindi, come una spinta a conservare il nostro patrimonio storico-artistico.
Come funziona il Bonus facciate per un immobile vincolato?
Il bonus consente la detrazione del 90% della somma impiegata per gli interventi di recupero, restauro, di sola pulitura o tinteggiatura esterna delle facciate in forma di detrazione fiscale suddivisa in 10 anni.
L’agevolazione è relativa alle spese sostenute nel 2020 e nel 2021.
Come indicato dal’ Agenzia delle entrate, sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi.
In particolare, si tratta delle zone A e B individuate dall’articolo 2 del decreto n. 1444/1968 del Ministro dei lavori pubblici:
Zona A: le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi
Zona B: le altre parti del territorio edificate, anche solo in parte, considerando tali le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non è inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale è superiore a 1,5 mc/mq.
Le detrazioni?
Cessione del credito e opzione per il contributo sotto forma di sconto, queste le due opzioni indicate.
Infatti, ai sensi dell’articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020 (c.d. Decreto Rilancio), i soggetti che sostengono spese per gli interventi di recupero o restauro della facciata degli edifici possono optare per l’utilizzo diretto della detrazione spettante, oppure lo sconto sul corrispettivo.
In questo secondo caso lo sconto è fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta con facoltà di successiva cessione del credito.
Bonus facciate per un immobile vincolato, cosa fare?
Nel caso di un immobile vincolato, per accedere al Bonus è necessario valutare presso il commercialista se la propria posizione fiscale lo permette e assicurarsi presso la Soprintendenza competente se i lavori sono ammissibili.
Per quanto riguarda i tempi da rispettare, i lavori autorizzati devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2021, ma è prevista la possibilità di protrarre i lavori per circa sei mesi, avendo effettuato almeno il 70% dei lavori nell’anno 2021.
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