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16 Giugno 2022Come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del governo Draghi, PNRR, sono state finalmente rese note le linee guida per finanziare i progetti culturali che si pongono come primario obiettivo la transizione digitale e verde.
Sono 155 milioni di euro i finanziamenti destinati alle organizzazioni profit e non profit del settore culturale e creativo aperti ai progetti da selezionare entro il 31 dicembre 2023.
I fondi sono rivolti a “due principali linee di azione, strettamente legate ai principi del Next Generation EU e delle politiche europee: sostenere la ripresa delle attività culturali incoraggiando l’innovazione e l’uso della tecnologia digitale in tutta la catena del valore; favorire l’approccio verde in tutta la filiera culturale e creativa”.
Attenzione particolare per i temi della parità di genere, la valorizzazione dei giovani e il superamento del divario territoriale Nord-Sud. Infatti il 40% delle risorse saranno destinate alle regioni del Mezzogiorno.
Destinatari effettivi dell’investimento sono le attività in tutti i settori che si basano su “valori culturali ed espressioni artistiche e altre espressioni creative individuali o collettive”: questo significa che sono incluse tutte le organizzazioni che si occupano di musica, radio e audiovisivo, moda, architettura e design, arti visive, spettacoli dal vivo e festival, patrimoni materiali e immateriali (come le biblioteche), artigianato artistico ed editoria e letteratura.
Quattro gli obiettivi chiave posti dal bando:
- il miglioramento dell’ecosistema culturale incoraggiando la cooperazione;
- il sostentamento finanziario della produzione attraverso l’innovazione digitale;
- la riduzione dell’impatto ecologico degli eventi;
- la promozione di una progettazione ecocompatibile.
Destinatarie degli investimenti saranno le micro e piccole imprese nate entro il 2020 e operanti su tutto il territorio nazionale, nonché le organizzazioni culturali e creative profit e no profit e i soggetti del Terzo Settore, con contributi a fondo perduto che possono toccare al massimo l’80% della spesa dei progetti (per un tetto di 75mila euro) per progetti da concludersi entro 18 mesi dalla sottoscrizione dell’ammissione e non oltre giugno 2026.
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